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Voltairine de Cleyre è una delle più affascinanti e originali intellettuali anarchiche di fine Ottocento. Nota soprattutto per i suoi saggi, in questa raccolta la scopriamo anche narratrice e poetessa con una varietà di testi - ancora inediti in Italia - legati da un filo conduttore comune: l'inestinguibile attivismo di una scrittrice militante. Ripudiando il concetto di arte fine a sé stessa, la de Cleyre riteneva infatti che la letteratura, in quanto specchio dell'uomo e della sua vita quotidiana, avesse un forte valore sociale. Se nei saggi qui presentati rimarca i legami tra letteratura e anarchismo, nei racconti mostra una spiccata sensibilità nei confronti degli ultimi del suo tempo: lavoratori, donne oppresse, emarginati. Nelle lettere si scopre invece una Voltairine più intima, come in quelle agli amici o alla madre, ma anche potente come quando si rivolge a un senatore degli Stati Uniti. Nelle poesie, infine, è capace di esprimere un lirismo che pochi scrittori militanti prima di lei sono riusciti a raggiungere, regalandoci uno straordinario senso di libertà.